Istituzione dell’assessorato agli “esclusi”

Le risorse finanziarie liberate dalla soppressione di vari incarichi (assessori inutili, city manager, odiosi privilegi, consulenze esterne milionarie, portaborse), permettono di costituire un vero e proprio Assessorato che si occupi degli “Esclusi”, cioè Persone che nessuno vuole vedere ma che esistono nella nostra Città. I) I poveri estremi A Torino sono in aumento preoccupante, con una crescente prevalenza di anziani e di persone di sesso femminile.
Le proposte operative sono:
a) costituzione di squadre volanti con il compito di avvicinare i “senza casa”, informarli delle iniziative comunali di supporto, ad iniziare dai centri di ricovero;
b) ricostruzione dei legami familiari eventualmente ancora funzionanti onde tentare un recupero nel nucleo di provenienza;
c) supporto alle strutture private (Centri di ascolto, Conventi, Comunità, etc.) in modo che l’attività complessiva venga coordinata, evitando sprechi e doppioni negli interventi. Il valore di un’amministrazione comunale si misura proporzionalmente alla sua capacità di far arretrare la povertà estrema dalle strade cittadine. II) I disabili
• Mappa delle barriere architettoniche da abbattere, con particolare
riferimento alle zone periferiche ed a qualsiasi luogo ricreativo (discoteche, cinema, etc.).
• Percorsi pedonali attrezzati per persone non vedenti nei luoghi di maggior richiamo turistico. III) Gli anziani soli ed indigenti
• Numero verde a favore di chi, non solo nel periodo estivo, ha difficoltà ad eseguire anche piccole commissioni. La solitudine può essere combattuta partendo dal
“quotidiano”.
• Sportello speciale di ausilio per i quotidiani adempimenti burocratici, con particolare riferimento a quelli relativi alle abitazioni.
• Creazione di una “task force genealogica” con il compito di cercare parenti di anziani rimasti soli, con il compito di rigenerare legami familiari rimasti sopiti nel tempo.
IV) I bambini di strada Li vediamo, ogni giorno, chiedere elemosine, vendere accendini e fazzoletti agli angoli delle strade. La presenza di questi bambini, sfruttati e schiavizzati, è un grave segnale d’allarme: perché, a breve, anche a Torino, vi saranno vere e proprie bande di bimbi di strada, dediti a respirare colla per dimenticare una vita impossibile, fatta di violenze subite e, a loro volta, perpetrate.
Il Comune di Torino deve, con strumenti di prevenzione, evitare quanto già in atto in altre Metropoli italiane ove il fenomeno é già purtroppo presente.
Squadre volanti dell’Assessorato agli Esclusi dovranno avvicinare questi bimbi, ricostruire il percorso familiare e far intervenire la Magistratura minorile per i necessari provvedimenti.